Le piante acidofile sono molto amate per decorare giardini e balconi. Molte specie che rientrano sotto questa definizione, infatti, producono splendidi fiori colorati, altre sono arbusti e alberi che arricchiscono gli spazi esterni, altre, ancora, possono essere coltivate in vaso.
Stiamo parlando, come puoi immaginare, di un elenco vastissimo in cui rientrano tante specie anche molto diverse tra loro.
Ma cosa significa pianta acidofila, quindi?
Sono definite acidofile tutte quelle piante che richiedono un terreno con un PH acido, generalmente inferiore a 7. In sostanza, sono piante che hanno bisogno di alcune attenzioni per crescere forti e rigogliose e, prima di tutto, bisogna fornire loro un terreno adeguato.
Piante acidofile quali sono
Come già accennato, le specie che rientrano sotto la definizione di acidofile sono diverse, ma tutte sono anche molto apprezzate da chi ha un giardino. Ma quali sono le piante acidofile?
Tra le piante acidofile figurano molte piante fiorite, piante erbacee, ma anche alberi e arbusti, alcuni dei quali da frutto.
Il fattore comune a tutte queste piante è che hanno bisogno di un terreno acido che permetta alle piante di assorbire tutte le sostanze nutritive di cui necessitano.
I comuni terricci universali, infatti, non sono indicati per questa particolare categoria di esemplari. Il risultato? Foglie ingiallite, pochi fiori e il rischio che vengano attaccate da parassiti o diventino vittime di attacchi fungini.
Piante acidofile elenco delle più comuni da giardino e non solo
Piante fiorite, alberi e arbusti, piante erbacee e perenni, piante da frutto: le piante acidofile sono tantissime.
Ma per aiutarti a individuare quelli presenti nel tuo giardino o nuovi esemplari da aggiungere alla collezione, ecco un breve elenco delle piante acidofile più conosciute e più amate.
Tra queste molte sono le piante acidofile da giardino e le piante acidofile da balcone, ma anche alcuni esemplari che possono essere coltivati in vaso negli spazi interni.
Elenco piante acidofile (in ordine alfabetico):
- Acero giapponese palmato
- Azalea
- Betulla
- Bouganville
- Calluna
- Camelia
- Clivia
- Erica
- Gardenia
- Lavanda
- Magnolia
- Mimosa
- Mirtillo americano
- Ortensia
- Rododendro
Su Simegarden trovi diverse piante acidofile, tutte accompagnate da una scheda di presentazione che ne riassume le caratteristiche e offre diversi consigli di coltivazione.
Come curare le piante acidofile
Come abbiamo specificato, queste piante richiedono un terreno acido, con PH che rimanga sempre inferiore a 7. Creare le condizioni ideali permetterà alle piante di assorbire importanti sostanze nutritive e minerali.
Ma come si fa a determinare se un terreno è acido o no? Per fortuna, valutare l'acidità del terreno non è complicato: ci si può affidare alle comuni cartine al tornasole da inserire in una miscela composta da un campione di terreno e di acqua demineralizzata.
Qualora il risultato fosse negativo, ci sono diversi metodi per rendere il terreno acido. Si può fare affidamento ad acidificanti naturali (come succo di limone, aceto o fondi di caffè) oppure comprare prodotti specifici.
Particolare attenzione, poi, va posta per l'annaffiatura delle piante acidofile. All'acqua del rubinetto va sostituita l'acqua piovana oppure l'acqua demineralizzata. Ancora, si può lasciare decantare l'acqua (per un minimo di 12 ore) in modo che il calcare si depositi sul fondo.
Le piante acidofile vanno annaffiate poco e spesso, evitando di creare ristagni d'acqua pericolosi per la pianta.