Piante mangia insetti: 4 contro mosche e zanzare

Piante mangia insetti: 4 contro mosche e zanzare

Jan 30, 2024Marco Cesaro

Con l’arrivo della primavera, tornano anche loro: insetti come mosche e zanzare non lasciano scampo. Ecco perché potrebbe essere utile ricorrere alle piante mangia insetti.

Il loro nome è, in realtà, piante carnivore, ma in molti preferiscono chiamarle piante insettivore. In effetti, queste piante non sono come spesso ce le siamo immaginate quand’eravamo bambini, dotate di denti affilati e ghiotte di carne.

Questo tipo di piante mangia, per lo più, fastidiosi insetti come mosche, zanzare, moscerini e, in alcuni casi, anche insetti più grandi come le vespe.

Un ottimo modo, insomma, per liberarsi di questi spiacevoli ospiti, specialmente durante la bella stagione. Non solo si fa a meno di utilizzare prodotti chimici o insetticidi e si fa a meno di installare zanzariere: queste piante sono anche estremamente decorative.

Se vuoi, in un sol colpo, liberarti degli insetti e conferire alla tua casa un’atmosfera di fascino capace di scatenare la curiosità di grandi e piccoli, allora le piante mangia insetti sono quel che fa al caso tuo.

Ma quali sono le più famose e quali le più semplici da coltivare? Entriamo in questo meraviglioso mondo e cerchiamo di capirci di più.

Piante mangia insetti nome e caratteristica: cosa sono e cosa mangiano

Che esistano piante che mangiano le mosche o altri insetti non è una novità quasi per nessuno. Le piante carnivore, questo il loro nome, sono abbastanza famose, ma in pochi ne conoscono davvero le caratteristiche principali.

Prima di tutto, sfatiamo un mito: anche se vengono definite “carnivore”, di certo queste non sono pericolose per grandi mammiferi o per l’uomo che le coltiva.

Queste piante si cibano, per lo più, di insetti e piccoli artropodi. È chiaro, però, che ci si chieda: perché queste piante sono abituate a mangiare mosche, moscerini e zanzare?

Il motivo è molto semplice, quanto affascinante. Le piante mangia insetti provengono da luoghi in cui il terreno si dimostra particolarmente povero di nutrienti.

Come sappiamo, tutte le piante prendono dal terreno nutrienti essenziali alla loro crescita (per esempio, azoto, fosforo o potassio). È questo che permette loro di crescere in salute, proprio come noi umani assimiliamo i nutrienti dal cibo.

Ebbene, da questo punto di vista, le piante che ci somigliano di più sono senz’altro le carnivore.

Queste ultime, provenendo da luoghi in cui il terreno non è affatto ricco di nutrienti, hanno dovuto evolversi in altro modo per garantirsi la sopravvivenza.

Per farlo, dunque, hanno sviluppato diversi meccanismi che permettono loro di attirare gli insetti e… mangiarseli!

Le piante carnivore che mangiano insetti sono davvero efficaci?

Chi non ha particolare simpatia per esserini che ronzano attorno al balcone o entrano in casa, ragnetti o altri piccoli ospiti, può trovare nelle piante mangia insetti una vera e propria arma.

Le piante carnivore sono davvero efficaci? Eliminano davvero gli insetti?

La risposta a questa domanda è decisamente affermativa, ma anche un po’ superficiale.

Per prima cosa, possiamo dire che sì, che le piante insettivore contribuiscono non poco a eliminare gli insetti che più di frequente tendono a invadere i nostri spazi.

Tenendo una, o ancor meglio, diverse piante mangia insetti sul balcone, sul terrazzo o in casa, di certo si potrà fare a meno di utilizzare una grande quantità di insetticidi o altri prodotti che non fanno bene neanche all’ambiente.

Detto questo, però, non bisogna immaginare le piante mangia insetti come delle “macchine da guerra” da posizionare dove più ci fa comodo.

Come accade per tutte le altre piante, vi sono insettivore che possono vivere in casa e altre che necessitano di essere tenute fuori tutto l’anno. Quindi non basta scegliere la pianta carnivora più bella e tenersela sul comodino.

Inoltre, non c’è cosa più sbagliata (anche se, sì, istintivamente è una delle prime cose che vien da fare) di provare ad alimentare le mangia insetti. Noi non siamo la mamma della pianta, quindi lei non ha bisogno di noi per cibarsi.

Si pensi solo ad alcuni che si divertono anche a cibare una dionea con piccoli pezzetti di pollo. Tutto questo non è corretto e per diversi motivi che più tardi approfondiremo.

In secondo luogo, prendersi cura delle piante carnivore non è difficile, ma segue regole un po’ diverse rispetto a quelle che si applicano alla coltivazione di altri tipi di piante.

Tutto questo per dire che sì, le piante carnivore mangia mosche e altri insetti rappresentano senza dubbio un buon modo per liberarsi del problema in casa, ma ricordando sempre che si tratta di esseri viventi e che, anche loro, hanno determinate caratteristiche ed esigenze.

Quali sono le piante mangia insetti più conosciute

Nell’immaginario comune, la pianta carnivora per eccellenza è senza dubbio la Venere acchiappamosche, conosciuta per le sue tagliole dentate in cui vengono intrappolati gli insetti.

Tuttavia, è bene ricordare che di piante carnivore ne esistono circa 700 specie e non tutte condividono le stesse caratteristiche.

Anzi, a dire il vero la Venere acchiappamosche è l’unica, tra le piante mangia insetti coltivate, a essere dotata delle trappole a scatto (dette anche a cerniera).

Altre trappole, invece, si basano su diversi meccanismi se vogliamo anche un po’ più… insidiosi.

Ma vediamo, allora, quali sono le piante mangia insetti più conosciute dagli appassionati e coltivate anche in Italia su balconi, terrazzi e nelle stanze della casa.

Dionaea muscipula

Di questa pianta mangia mosche ne abbiamo appena parlato: ci riferiamo a quella che è conosciuta come Venere acchiappamosche.

È famosa perché davvero particolare: è dotata di foglie che terminano con trappole a scatto che sembrano dentate. In sostanza, la mosca o altro insetto viene attirato e si poggia sulle particolari setole all’interno delle trappole.

Se sollecitate ripetutamente, le setole fanno scattare la trappola e l’insetto rimane imprigionato e, in seguito, verrà “trasformato” in nutrimento per la pianta.

Attenzione, perché per quanto sia bella, la Dionea, contrariamente a quanto si possa pensare, non è affatto una pianta per la casa.

Per andare in risposo vegetativo, durante l’inverno, necessita di basse temperature. Quindi è inutile temere che la nostra piccola mangia insetti abbia freddo: non va mai ritirata in casa.

Sarracenia

Con la Sarracenia entriamo in tutt’altro mondo, in particolare quello degli ascidi.

Questa bella pianta, verde con sfumature e venature color porpora, non intrappola gli insetti con meccanismo a tagliola. 

Al contrario, si serve di una sorta di brocca (ascidio, appunto) colmo d’acqua dove l’insetto precipita e viene pian piano digerito dalla pianta.

Come la Dionea, anche la Sarracenia va in risposo vegetativo in inverno. Entrambe le piante, durante i mesi invernali, avranno un aspetto un po’ bruttino.

Ma non c’è nulla che non va: queste si ripreparano solo a partire più forti e più belle la prossima primavera.

Le due piante hanno diverse caratteristiche in comune. Anche la loro coltivazione, infatti, è molto simile: necessitano di sole (anche se nel caso della Sarracenia è meglio prevedere una schermatura durante le ore più calde in estate), tanta acqua nel sottovaso e coltivazione all’esterno.

Nepenthes

Rimaniamo nell’universo degli ascidi e presentiamo una delle piante mangia insetti che spesso si sceglie di coltivare in casa: la Nepenthes.

Questa bella pianta carnivora è dotata di grosse brocche nelle quali vanno a finire gli insetti che si trasformeranno nel suo nutrimento.

Ma anche se in molti vedono in questa pianta un’ottima soluzione per liberarsi da mosche o zanzare durante il periodo estivo, purtroppo è bene dire che non sempre è facile coltivare questa pianta e che in molti, per avere successo, la coltivano in serra.

La Nepenthes ha, infatti, bisogno di tanta luce (non diretta), anche in inverno, di una percentuale di umidità di almeno il 70% e temperature minime molto alte.

Pinguicula

I metodi per intrappolare gli insetti non si limitano a trappole a scatto o ascidi. Ci sono mangia insetti, come la Pinguicula, che cattura le sue prede grazie alle sue foglie.

A vederla sembrerebbe quasi una piccola pianta grassa a forma di rosetta. In realtà, questa carnivora è dotata di foglie adesive sulle quali si va a formare un liquido colloso che intrappola l’insetto.

Esistono diversi tipi di Pinguicula, in base al loro luogo di origine, perciò avremo delle specie tropicali e delle specie temperate.

Ciò significa, dunque, che anche le buone regole di coltivazione subiranno alcune variazioni, specialmente in merito alle esigenze in fatto di temperatura.

Dove trovare le piante che mangiano mosche e altri insetti

La passione per le piante carnivore si è ormai diffusa molto nel nostro Paese.

Tantissime persone hanno cominciato a coltivare almeno una pianta mangia insetti sul terrazzo, in giardino, sul balcone o in casa e, dopo aver avuto un discreto successo, hanno deciso di acquistarne molte altre.

Trovare queste piante non è difficile ormai. Oggi, hai anche la possibilità di acquistarle comodamente da casa, sullo store online Simegarden dove puoi trovare un'intera collezione di piante carnivore

Non ti resta che aprire le schede di coltivazione, scegliere quella che meglio fa al caso tuo in base alle sue esigenze in termini di spazio, temperatura ed esposizione, e cominciare immediatamente a liberarti degli insetti e appassionarti, giorno dopo giorno, al meraviglioso mondo delle piante carnivore.

Difficilmente si torna indietro!

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