Chlorophytum comosum
Il Chlorophytum è una delle piante d'appartamento più conosciute. Non è raro trovarlo in casa di amici o parenti e rimanere affascinati dalle sue foglie strette, lunghe e di un verde chiaro spesso striato di bianco.
Ci sono diversi motivi per cui questa pianta è tanto amata. È certo un esemplare dal grande valore ornamentale, spesso posizionato in vasi pendenti e scelto come pianta per arredare uffici o negozi poiché è capace di illuminare ogni tipo di ambiente tutto l'anno. Si tratta, infatti, di una pianta sempreverde.
Ma non è solo capace di donare un tocco di eleganza in casa o in ufficio.
Il Chlorophytum, anche chiamato Falangio o Nastrino e appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, rientra anche in quelle piante definite "purificatrici dell'aria".
Le sue proprietà depurative lo rendono ancor più apprezzabile come pianta da appartamento o da ufficio. La pianta, infatti, è nota per la sua capacità di eliminare alcune sostanze nocive come monossido di carbonio o xilene.
È chiaro che l'azione depurativa di questa pianta incontra dei limiti. Tuttavia, il grande valore estetico e la sua adattabilità alle temperature degli ambienti domestici rendono il Chlorophytum una delle più ricercate piante per interni, ma anche una delle migliori piante regalo.
Prendersi cura del Chlorophytum, infatti, è davvero semplice, tanto che anche chi non ha particolare dimestichezza con la coltivazione di specie vegetali può comunque assicurargli tutte le (poche) cure di cui necessita.
Di seguito, alcuni semplici consigli di coltivazione per garantire alla pianta una sana e rigogliosa crescita.
Esposizione: Il Chlorophytum ama la luce del sole. Se si dispone di uno spazio, in casa o in ufficio, molto luminoso la pianta crescerà e si svilupperà in fretta. Da evitare, però, l'esposizione diretta ai raggi solari, specialmente durante i mesi più caldi. Anche in zone d'ombra la pianta non fa fatica a svilupparsi, ma in questo caso a risentirne potrebbero essere le caratteristiche sfumature e striature delle foglie.
Temperature: Uno dei motivi per cui il Nastrino vive senza problemi negli ambienti interni è il fatto che non sopporta granché le basse temperature. È per questo motivo che, se nelle zone miti lo si può coltivare anche all'esterno, nelle regioni caratterizzate da inverni più rigidi sarà opportuno tenerlo dentro casa. L'importante è che le temperature non si abbassino al di sotto dei 7°.
Annaffiatura: Il Falangio non richiede abbondanti irrigazioni. Due volte a settimana durante la primavera e l'estate possono bastare, mentre si potrà ridurre la frequenza delle annaffiature durante il periodo invernale. Attenzione, però, ai ristagni idrici. Se le foglie tendono a ingiallire o virano sul marrone, la pianta ci sta comunicando che le stiamo fornendo troppa o troppa poca acqua.
Rinvaso: Se posizionato in un ambiente adatto, il Chlorophytum tende a svilupparsi molto velocemente. Proprio per questo motivo, potrebbe essere necessario il rinvaso. Per capire quando è il momento di procedere, potrà bastare notare che le radici hanno cominciato a fuoriuscire dai fori del vaso. Non ha bisogno, invece, di potature. In presenza di foglie secche sarà opportuno ripulire la pianta per evitare la proliferazione di malattie parassitarie.