Se ti stai chiedendo se esistono diversi modi per innaffiare le piante con una bottiglia di plastica, sappi che la risposta è assolutamente affermativa.
Probabilmente, il motivo per cui ti stai ponendo questa domanda sta nel fatto che sei pronto a metterti in viaggio, per lavoro o per vacanza, e sei preoccupato per la salute delle tue piantine.
Prendersi cura delle piante di casa e balcone non è sempre facile. E, soprattutto nel periodo estivo, le nostre amiche verdi tendono ad assumere enormi quantitativi d’acqua. Certo, questo dipende da pianta a pianta, ma anche chi ha piante grasse o altre piante che hanno bisogno di poca acqua e si prepara ad assentarsi da casa per periodi di tempo molto lunghi deve porsi il problema.
Ma parliamo davvero di un “problema”? Prima di tutto, va detto che ci sono diversi metodi per garantire la sufficiente quantità d’acqua alle proprie piante quando si è assenti da casa. In secondo luogo, alcune volte si può fare affidamento su… una semplice bottiglia di plastica!
E i metodi per usare una bottiglia per innaffiare le piante sono diversi, per cui puoi scegliere quello che meglio risponde alle tue esigenze (o alle esigenze della tua amica in vaso). Vediamoli tutti!
Bottiglie di plastica per innaffiare le piante: il metodo della bottiglia a goccia
Cominciamo da uno dei metodi che ti consente di utilizzare una semplice bottiglia per innaffiare le piante. In questo caso, parliamo del metodo cosiddetto “a goccia” che consentirà, quindi, di offrire acqua gradualmente alla nostra pianta in vaso (ma il metodo può essere applicato per tutti i vasi presenti in casa o fuori).
Vediamo, allora, tutti i passaggi:
- Lavare bene la bottiglia: può sembrare un passaggio futile, ma non lo è. La bottiglia deve essere ben pulita e privata dell’etichetta, per evitare che residui di sporco possano contaminare in qualche modo l’acqua;
- Fori sul tappo: togliamo il tappo dalla bottiglia e, utilizzando un trapano o un punteruolo, pratichiamo alcuni fori su di esso. I fori devono essere abbastanza piccoli, proprio perché vogliamo che l’acqua venga rilasciata a goccia;
- Riempire la bottiglia: riempiamo la bottiglia d’acqua, assicurandoci di non creare bolle d’aria e avvitiamo il tappo;
- Posizionare la bottiglia: a questo punto, siamo pronti per scavare un piccolo buco nel terreno, in cui andremo a posizionare la bottiglia rovesciata. A questo punto dobbiamo assicurarci che l’acqua fuoriesca nel modo giusto: se il flusso è troppo rapido, possiamo ridurre la dimensione dei fori o coprirli parzialmente con del nastro adesivo.
Una volta seguiti tutti i passaggi, non rimarrà che controllare di tanto in tanto l’efficacia del metodo e preparare le valige.
Il trucco della bottiglia rovesciata per innaffiare le piante
Oltre a questo piccolo sistema a goccia, possiamo provare a usare il trucco delle bottiglie rovesciate per annaffiare le piante. Questo sistema sfrutta la gravità per far fluire l'acqua verso il basso attraverso il collo della bottiglia capovolta nel terreno.
I passaggi sono quasi del tutto identici a quelli per realizzare il sistema a goccia, con l’unica differenza che, in questo caso, non praticheremo dei fori sul tappo della bottiglia. Questo, infatti, andrà direttamente rimosso.
Una volta scavata la buca e posizionata la bottiglia capovolta saldamente nel terreno, l'acqua al suo interno inizierà a fluire lentamente nel terreno, raggiungendo le radici della pianta.
Innaffiare le piante con una bottiglia di plastica… a strisce
Dopo aver visto come dare l’acqua alle piante con una bottiglia rovesciata, vediamo un altro metodo che possiamo denominare “bottiglia a strisce”. In questo caso, si sfrutta la capillarità di un tessuto o di una corda per trasferire l'acqua dalla bottiglia alle radici della pianta.
Ecco tutti i passaggi da seguire:
- tagliare la bottiglia a metà;
- riempire la parte inferiore di acqua e scavare un piccolo buco nel terreno accanto alla pianta che si vuole innaffiare;
- prendere un pezzo di stoffa o una corda che sia abbastanza lungo da raggiungere l'acqua nella parte inferiore della bottiglia e il terreno vicino alle radici della pianta;
- appendere un’estremità del tessuto o della corda nell'acqua nella parte inferiore della bottiglia, assicurandosi che sia completamente immerso in acqua;
- infilare l'altra estremità del tessuto o della corda nel buco creato nel terreno vicino alle radici della pianta, assicurandosi che sia ben infilato nel terreno e che non ci siano spazi vuoti intorno.
Arrivati a questo punto, l’acqua nella parte inferiore della bottiglia verrà assorbita dal tessuto o dalla corda e trasferita alle radici della pianta in modo graduale. In questo modo, anche se sarai assente, la tua pianta continuerà a ricevere la dose d’acqua che le serve per crescere e svilupparsi fino al tuo ritorno.
Altri metodi per annaffiare le piante quando non si è a casa
I metodi delle bottiglie per irrigare le piante sono senz’altro economici, ma richiedono comunque un po’ di dimestichezza con i “lavoretti di casa” che non sempre si ha il tempo di portare avanti (o la manualità per metterli in pratica).
Se ti trovi in una situazione di urgenza e non vuoi o non puoi cimentarti con i metodi delle bottiglie di plastica per innaffiare piante, puoi considerare altre opzioni.
Una delle più consigliate, oggi come oggi, è optare per un vaso con riserva d’acqua. Questa soluzione è perfetta quando non si ha molto tempo per annaffiare le piante di casa, quando ci si sta preparando a partire e lasciare casa per tempi più o meno lunghi o, semplicemente, quando non si vuol stare dietro alle annaffiature.
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