Il fosforo è un elemento chimico che abbonda nell’organismo degli esseri umani, ma è anche importante per altri esseri viventi. Ecco perché il fosforo per le piante è fondamentale: diversi sono i ruoli che questo minerale svolge per la corretta funzione di molte attività delle nostre piante da orto e ornamentali.
Tra i diversi fattori che possono incidere negativamente sulla salute delle nostre piante, uno di quelli più sottovalutati è la carenza nutrizionale. Vi rientrano, dunque, anche l’assenza o la carenza di molti macro e microelementi che, contenuti nel terreno, vengono assorbiti dalla pianta per farla crescere forte e sana.
Tra i più importanti macroelementi ci sono azoto (N), potassio (K) e fosforo (P). Non a caso sono proprio questi i simboli che più spesso possiamo leggere sulle confezioni dei concimi presenti sul mercato.
Ma perché il fosforo è così fondamentale per le piante? E cosa succede qualora si dovesse riscontrare una carenza di questo minerale? Quali sono i segnali che la pianta ci dà per avvertirci che non ne assorbe abbastanza?
Cos’è il fosforo e perché è importante per le piante
Il fosforo è un elemento che nella tavola periodica viene indicato con il simbolo P.
Questo minerale è fondamentale anche per gli esseri umani. Basti pensare che stiamo parlando del secondo minerale maggiormente presente nell’organismo, specialmente in ossa e tessuti molli.
Questo elemento non è essenziale solo per la corretta funzionalità del nostro organismo, ma anche per la salute e il benessere di altri esseri viventi, tra questi proprio le nostre piante.
In linea generale, è sempre consigliabile effettuare dei cicli di concimazioni, specialmente quando si tratta di piante da orto o di piante ornamentali che vengono coltivate in vaso. In quest’ultimo caso, infatti, la disponibilità di macro e microelementi fondamentali per la crescita è senz’altro ridotta.
Qual è il ruolo del fosforo nelle piante
Sono diversi i ruoli che il fosforo ricopre per la salute e lo sviluppo della pianta. In particolare, possiamo concentrare l’attenzione su attività come:
- Fotosintesi: il fosforo si rivela fondamentale per la produzione di adenosina trifosfato (ATP), una molecola che trasporta l’energia nelle cellule delle piante nel processo mediante il quale le piante convertono luce solare, anidride carbonica e acqua in zuccheri utilizzabili come fonte di energia (fotosintesi, appunto);
- Crescita e sviluppo delle radici: il fosforo favorisce la formazione di radici robuste, promuovendo l'assorbimento di acqua e nutrienti essenziali dal suolo;
- Trasferimento di informazioni genetiche: il fosforo, infatti, è un componente essenziale dell'acido desossiribonucleico (DNA) e dell'acido ribonucleico (RNA) ed è necessario per la loro sintesi e riparazione;
- Attivazione degli enzimi: questi sono proteine che svolgono una varietà di funzioni metaboliche essenziali per la crescita e lo sviluppo delle piante.
Carenza di fosforo nelle piante: come accorgersene
Le piante sono esseri viventi e, in quanto tali, anche loro hanno i loro modi per comunicare con noi e avvertirci dei loro disagi. Ecco perché è bene osservare sempre attentamente le nostre piante, alla ricerca di segnali che possano farci scattare un campanello d’allarme e appurare che vi sia una carenza di fosforo.
I sintomi più comuni di una carenza di fosforo nelle piante includono:
- foglie con colorazione più scura del normale, tendente al violaceo;
- riduzione della produzione di fiori e di frutti;
- foglie più piccole e deformate;
- ritardi nella maturazione;
- ridotta resistenza alle malattie.
Quali sono i motivi alla base di una carenza di fosforo nelle piante
Ci sono diversi motivi che possono spiegare il perché vi sia una carenza di fosforo nelle nostre piante.
Spesso, più che di mancanza di questo elemento nel suolo, possiamo parlare di mancata disponibilità da parte delle piante di assorbirlo. Questo può succedere, per esempio, a causa di fattori come un pH troppo acido o alcalino del terreno, per la competizione con altri elementi (specialmente quando nel terreno vi è un eccesso di ferro, calcio o alluminio) e per un’insufficiente attività microbica.
Nel primo caso, infatti, pH troppo alti possono essere alla base della difficoltà della pianta di assorbire le sostanze di cui ha bisogno. Nel secondo, la motivazione può risiedere nell’eccesso di altri macro o microelementi. Nel terzo, infine, l’assenza di batteri e funghi capaci di decomporre gli elementi del terreno può essere il motivo per cui la pianta non riesce ad assimilare il fosforo.
È proprio da questi elementi che si deve partire per capire come assicurare la giusta dose di fosforo alle piante e come rimediare a eventuali carenze.
Come assicurare il fosforo alle piante
Combattere eventuali carenze di fosforo si può! E bisogna partire proprio dalle cause alla base di una carenza di questo elemento nel terreno.
In primo luogo, quindi, dovremmo assicurarci che il pH del terreno non sia o troppo acido o troppo alcalino e, nel caso, correggerlo. Se il problema è, invece, la mancata attività di batteri e funghi nel terreno, capaci di decomporre e convertire i fosfati organici in forme semplici e disponibili per le radici delle piante, possiamo aggiungere al suolo materia organica o dedicarci ad altre pratiche capaci di promuovere l’attività microbica.
Ancora, potremmo effettuare qualche analisi per individuare l’eventuale eccesso di altri elementi nel terreno, per esempio verificando che quest’ultimo non contenga una dose troppo elevata di ferro o di calcio.
Chiaramente, uno dei metodi migliori per evitare la carenza di fosforo nelle piante è quella di effettuare, a intervalli regolari, degli adeguati cicli di concimazione.
Come sappiamo, la maggior parte dei concimi contiene tutti e tre gli elementi più importanti per corretto sviluppo delle piante: fosforo, azoto e potassio.
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