Conoscere alcune regole di irrigazione delle piante in vaso è fondamentale. Le piante che vengono coltivate in vaso, infatti, hanno a disposizione uno spazio limitato rispetto a quelle coltivate in piena terra.
Il fatto che abbiano poco spazio non significa solo meno sostanze nutritive che tendono a ridursi con il passare del tempo (motivo per cui è importante, quando il tipo di pianta lo richiede, prevedere cicli di concimazione), ma anche che le risorse idriche sono limitate.
Questo ci porta a dover riflettere su quando e come irrigare le piante che dispongono di poco spazio, per assicurare loro di svilupparsi e crescere in forze.
Diversi sono i metodi che possiamo adottare, così come gli strumenti che, nel tempo, sono stati concepiti anche per alleggerire la mole di lavoro legata alla frequenza delle annaffiature.
In questa piccola guida, vogliamo fornirti alcuni consigli su quando e come annaffiare le piante in vaso. Inoltre, ti daremo anche alcuni consigli su come automatizzare le annaffiature, così che potrai godere del tuo verde in casa o in giardino senza preoccuparti di siccità o altri problemi.
Perché conoscere le buone regole di irrigazione delle piante in vaso
Annaffiare le piante è chiaramente un’azione fondamentale per vederla crescere e svilupparsi in salute. L’acqua è un elemento che non deve mai mancare, dal momento che la sua carenza può determinare l’appassimento, fino alla morte, della pianta.
E se l’irrigazione è essenziale quando si parla di piante in generale, anche quelle piantate in piena terra, quando si parla di piante in vaso diventa ancor più importante capire come e quando irrigare.
Prima di tutto, perché come abbiamo già detto le risorse idriche delle piante in vaso sono limitate rispetto a quelle coltivate in piena terra. In secondo luogo, perché abbondanti annaffiature non sono sempre consigliabili. Alcune piante, infatti, necessitano di meno acqua e di una maggiore attenzione per evitare pericolosi ristagni idrici.
Irrigazione piante in vaso: 4 buone regole da rispettare
Molto spesso ci si chiede quando è il caso di irrigare le piante in vaso. È meglio annaffiarle dall’alto o dal basso? È consigliabile l’acqua del rubinetto o meglio l’acqua piovana?
Tutte queste risposte possono essere fornite quando si conoscono le best practice per non compiere errori. La prima è sicuramente la più importante, ma anche le altre possono aiutare a trovare il metodo giusto. Vediamole una ad una.
Conoscere i bisogni della pianta
Quando si viene assaliti da mille domande in merito a come e quando annaffiare la propria pianta, la prima cosa da sapere è che lei lo sa e non dobbiamo far altro che starla a sentire.
Ogni pianta, infatti, ha le proprie caratteristiche ed esigenze. Solo per fare un esempio, le piante grasse non hanno bisogno di frequenti irrigazioni, al contrario di alcune piante carnivore che devono, invece, godere sempre di una riserva d’acqua nel sottovaso.
Annaffiare la mattina
In linea generale, il consiglio è annaffiare le piante in vaso sempre di mattina presto. Durante le prime ore del mattino, la temperatura è generalmente più fresca e l'umidità dell'aria è più alta. Questo significa che l'acqua impiegherà più tempo ad evaporare, consentendo alla pianta di assorbire una maggiore quantità di acqua e di essere ben idratata per tutta la giornata.
In ogni caso, c’è anche chi annaffia le piante di sera. Non è efficace come annaffiare la mattina, ma nemmeno comporta enormi danni. Ciò che è fondamentale è evitare le ore centrali della giornata, specialmente durante le stagioni calde, perché la differenza di temperatura tra acqua e raggi solari potrebbe provocare uno shock termico alle radici.
Scegliere l’acqua giusta
Anche questo dipende molto dal tipo di pianta che si possiede. In generale, comunque, è più consigliato utilizzare l’acqua piovana rispetto a quella del rubinetto.
L'acqua piovana ha un pH naturale e bilanciato, che è generalmente più adatto alle esigenze delle piante, oltre che una minore concentrazione di sali minerali, il cui accumulo potrebbe portare a danni alle radici.
Osservare la pianta e il suo vaso
Se si conosce bene la propria pianta e la si osserva giorno dopo giorno, è possibile comprenderne le esigenze anche in fatto di annaffiature.
Le piante, infatti, possono mostrare segni di carenza o, al contrario, eccesso d’acqua. I segni di stress possono includere foglie appassite o ingiallite, perdita di foglie e fiori o marciume delle radici. Notare questi segnali può aiutarci a correggere il problema.
Non solo, perché è bene sapere che, per le piante che si trovano in vasi più piccoli, l’acqua tenderà a evaporare di più. Conoscere anche il tipo di vaso e le sue dimensioni ci consente di calibrare al meglio le annaffiature.
Come irrigare le piante in vaso: dagli irrigatori ai vasi con riserva d’acqua
L’irrigazione delle piante in vaso non è più un problema, anche quando si ha tempo o ci si dimentica di farlo.
Di norma, siamo abituati ad annaffiare le piante con un semplice annaffiatoio. Quando, però, la collezione aumenta o si ha la necessità di stare fuori casa per un periodo più o meno lungo, potrebbe essere utile cercare strumenti di irrigazione automatica per le piante in vaso.
Esistono, per esempio, diversi irrigatori automatici, tra impianti goccia a goccia ed erogatori che spruzzano acqua.
Un valido aiuto per chi ha piante, ma non può annaffiarle regolarmente (per esempio, perché deve andare in vacanza) è dato dall’acqua complessata: si compone di piccole sfere o gel che, posizionati sul terreno, si sciolgono poco a poco consentendo alla pianta di ricevere la sua dose d’acqua anche per molte settimane.
Infine, un ottimo metodo per non temere di apportare danni alle proprie piante a causa di carenza d’acqua è affidarsi ai vasi con riserva d’acqua. Questi particolari vasi sono costituiti da un serbatoio che consente alle piante di ricevere le risorse idriche per diverso tempo e che, semplicemente, va riempito di nuovo quando l’acqua al suo interno si esaurisce.
Con questi metodi, quindi, le annaffiature non costituiscono più un problema. La pianta riceve la quantità d’acqua di cui necessita, continuando a crescere in salute e in forze anche se dimentichiamo di annaffiarla o se partiamo per le vacanze o per lavoro.