Sono tantissime le persone che sono sempre più affascinate dalle piante in vetro: piccoli ecosistemi ricreati in contenitori trasparenti nei quali piccole specie vegetali crescono e si sviluppano.
Stiamo parlando di quello che viene chiamato comunemente terrario o terrarium. È senz’altro un bellissimo modo per avere un piccolo spazio verde in casa, prendersi cura di piccoli esseri viventi e veder sviluppare un vero e proprio microclima quasi del tutto autonomo.
Coltivare piante in un vaso di vetro, in una teca o in bottiglia è anche un’attività creativa che può essere svolta da soli o in compagnia, specialmente per trascorrere del tempo di qualità con i bambini.
E se creare il terrario è un bel modo per godersi un po’ di relax o per fare un regalo particolare ad amici e parenti, è bene anche conoscere tutti gli step di una buona manutenzione.
Non tutte le piante, infatti, sono adatte per essere coltivate in ampolle di vetro, perciò bisogna conoscere a fondo le esigenze di ogni specie per scegliere quella più indicata.
Inoltre, è importante conoscere le condizioni in termini di esposizione, temperatura e umidità che possano assicurare alle piante una crescita sana.
Ma come si coltivano le piante in vaso di vetro e come creare un bellissimo terrario per decorare la propria casa o quella di amici e parenti?
Piante in contenitori di vetro: come funziona un terrario e quali tipi esistono
Se si è intenzionati a coltivare delle piante sotto vetro e seguire tutti i passaggi per la creazione di un terrario bello, ma anche funzionale, è bene capire innanzitutto qual è il meccanismo alla base di questo sistema di coltivazione.
Per prima cosa, va detto che esistono due diversi tipi di terrari:
- Terrario chiuso
- Terrario aperto.
Come è possibile intuire dal nome, il primo consiste in un contenitore di vetro dotato di un “tappo”. Su Simegarden, per esempio, nel catalogo terrari sono presenti diversi contenitori realizzati appositamente per coltivare le proprie piante sotto vetro.
Nel caso del terrario chiuso, dopo averlo realizzato e aver annaffiato una prima volta dopo aver inserito le piante, si potrà venire a formare un vero e proprio microclima ed ecosistema autonomo.
Questo, essenzialmente, perché l’acqua tenderà ad evaporare, creando condensa sul vetro e le goccioline che si formeranno, cadranno al suolo, dando vita a un ciclo continuo. Allo stesso tempo, le foglie invecchiate che cadranno al suolo andranno anche a concimare il terreno.
Diverso, invece, è il meccanismo alla base dei terrari aperti. In questi casi, sarà sempre necessario annaffiare o concimare, perché non si andrà a creare un ecosistema autonomo.
L’aria passerà comunque dall’apertura presente e le piante avranno bisogno della cura necessaria per continuare a crescere e svilupparsi.
Terrario di piante sotto vetro: quali scegliere
Per prima cosa, prima di metterci al lavoro per realizzare il contenitore in cui andremo a disporre le piante, si dovranno scegliere quelle più adatte per questo tipo di coltivazione.
Come abbiamo già accennato, non tutte le piante sono ideali per vivere sotto vetro, specialmente quando si fa riferimento al terrario chiuso.
In questo caso, infatti, la quantità di umidità che si verrà a formare potrebbe essere un ottimo elemento per la crescita di alcune varietà e, al contrario, un elemento più che dannoso per altre.
Basti pensare a quanti desiderano di creare un terrario con delle piante grasse e, per questa ragione, devono evitare di puntare su terrari chiusi. Perché? La risposta è molto semplice: la maggior parte di grasse e succulente non ama particolarmente l’umidità che, anzi, può crear loro diversi danni.
Il consiglio, quindi, è che se si vogliono coltivare piante chiuse nel vetro sarà meglio scegliere:
- piante che amano l’umidità, come le tropicali;
- piante abituate a temperature elevate;
- piante che crescono lentamente;
- piante che siano facili da potare.
Possiamo scegliere, dunque, piante come le felci, la fittonia, l’orchidee gioiello, la peperomia, la chamaedorea o l’asparagus. Tutte queste piante, infatti, si adattano benissimo alle condizioni di temperatura e umidità che si andranno a creare all’interno del contenitore di vetro.
Se, invece, non si vuole rinunciare alla scelta di colori e forme particolari delle piante grasse, allora si dovrà optare per un terrario aperto. Mai scegliere un terrario chiuso per questo tipo di piante perché difficilmente potrebbero sopravvivere al microclima che si crea in un’ampolla di vetro chiusa.
Piante in barattolo di vetro: cosa serve per realizzare il terrario
Vediamo, di seguito, tutto ciò che serve per realizzare un terrario chiuso e coltivare le proprie piante in una teca di vetro.
Prima di tutto, servirà scegliere il contenitore adatto. Sono diversi i contenitori che si possono utilizzare: possiamo optare per bottiglie, ampolle, vasi o bocce, l’importante è che siano realizzati in vetro.
Oltre a questo, poi, sarà necessario scegliere il terriccio più adatto. Dal momento che, come abbiamo visto, la scelta migliore è puntare sulle piante tropicali, il consiglio è di acquistare un terriccio per piante verdi, l’ideale per tutte le piante verdi e da fiore tropicali da appartamento.
Oltre al terriccio, sarà anche bene munirsi di alcuni materiali come perlite e vermiculite. La prima, infatti, aiuta le radici a respirare e a tenere il terriccio ben arieggiato, mentre la seconda è fondamentale per trattenere nel terreno tutte e sostanze nutritive necessarie per le nostre piantine.
Infine, utilizzeremo anche il carbone vegetale, perfetto per evitare il rischio di formazione di muffe e funghi. In un ambiente ricco di umidità come quello del terrario, infatti, il rischio che possano formarsi funghi che possano attaccare le nostre piantine è molto alto.
Aggiungere il carbone vegetale è un ottimo modo per evitare di incorrere in rischi del genere e salvaguardare le piante da malattie e infezioni fungine.
Come creare il terrario di piante sotto vetro: tutti i passaggi
Una volta raccolto tutto l’essenziale, è il momento di realizzare il terrario di piante sotto vetro. Qui di seguito, ti mostriamo tutti i passaggi per assicurarti un risultato impeccabile.
Lavare il contenitore
Laviamo accuratamente il contenitore di vetro scelto con acqua calda e asciughiamolo per bene per eliminare ogni possibile traccia e residuo.
Creiamo il substrato
È il momento di indossare i guanti e sporcarsi le mani! Creiamo il substrato, mischiando il terriccio per piante verdi, inseriamo la perlite e la vermiculite e mescoliamo.
Dopo aver miscelato per bene, è il momento di aggiungere il carbone vegetale e mescoliamolo al resto del composto.
Prepariamo gli strati del terrario
A questo punto, possiamo partire con la preparazione del primo strato del terrario. Quest’ultimo sarà composto dal carbone vegetale che ricopriremo, poi, con un primo strato del terriccio preparato, senza eccedere (circa due- tre dita).
Questo perché, man mano che andremo a inserire le nostre piantine nel terrario potremo creare diversi effetti, aggiungendo o togliendo terriccio in modo da creare una superficie più o meno alta, a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere.
Inseriamo le piante
Adesso andiamo a inserire le nostre piantine. Le estraiamo dal loro vasetto e toglieremo il terriccio in eccesso, facendo attenzione a non danneggiare le radici.
Poiché l’intenzione è quella di ricreare un’atmosfera da vero sottobosco, procediamo prima a inserire le piantine più basse. Giochiamo anche molto con la creazione di piccole collinette di terreno, per sopraelevare una pianta rispetto alle altre e creare un effetto molto naturale.
Mentre inseriamo le piantine, possiamo anche scegliere di utilizzare ulteriori elementi, come una zattera di sughero attorno alla quale posizionare le specie vegetali.
Annaffiamo
Una volta che abbiamo disposto le nostre piante nel modo in cui più ci piace, possiamo annaffiare il terrario.
Il consiglio è di irrigare con uno spruzzino e di utilizzare solo acqua piovana o demineralizzata, in modo da andare non solo a dare acqua a terreno e piante, ma anche rimuovere eventuali residui dal vetro.
Piante dentro vasi di vetro, che passione! Dove trovare tutto l’occorrente per il terrario
Solo leggere le istruzioni ti ha fatto venire una gran voglia di preparare il tuo terrario e di prenderti cura delle tue piante in vetro?
Su Simegarden trovi tutto l’occorrente per realizzare e mantenere vivo il tuo bellissimo terrarium. Puoi, infatti, trovare non solo le piantine adatte alla vita sotto vetro, ma anche strumenti utili per la realizzazione e la manutenzione del terrario, come forbici da terrario per la potatura, gli attrezzi telescopici o il contenitore.
Non solo, perché siccome non sempre è semplice dosare i diversi elementi per la realizzazione del substrato, mettiamo a disposizione un Kit completo per la realizzazione del terrario che comprende un contenitore di vetro, 4 baby piante per terrario e la giusta dose di terriccio, vermiculite, perlite e carbone vegetale.
Ordinando il kit e ricevendolo a casa in pochissimo tempo, puoi metterti subito al lavoro per realizzare il tuo terrario fai-da-te, sicuro di aver seguito alla perfezione tutti i passaggi!
Come prendersi cura delle piante in vaso di vetro
Ma una volta realizzato questo splendido elemento di design per interni… come ci si prende cura delle proprie piante in barattolo di vetro?
Anche dopo aver disposto nel migliore dei modi le nostre piante, ci sono alcune attenzioni che dobbiamo garantir loro.
Le domande più frequenti in merito alla manutenzione del terrario riguardano, generalmente, le annaffiature, l’esposizione e le temperature da garantire al piccolo ecosistema.
Annaffiature
Per prima cosa, se è vero che con il tempo il terrario può diventare davvero un ecosistema a se stante, va detto anche che avrà bisogno di alcune piccole attenzioni per permettere alle piantine di crescere e di rimanere in salute.
Sulle annaffiature, è bene non compiere un errore molto comune: pensando di far cosa buona e giusta, molte persone tendono ad annaffiare il terrario di continuo.
Nulla di più sbagliato! Le piante in bottiglia chiusa non hanno bisogno di troppa acqua. Se quest’ultima si accumula nel substrato, il rischio è che terriccio e radici delle piante finiscano per marcire.
Annaffiare circa una volta al mese può essere il giusto compromesso per offrire alle piantine ciò di cui hanno bisogno, senza incorrere in problemi di alcun tipo. Ancora meglio è controllare di tanto in tanto lo stato del terreno.
Considera che il microclima del terrario è molto umido (e proprio per questo le annaffiature dovrebbero essere molto poco frequenti), ma che l’umidità con il tempo può diminuire. Se il terriccio appare secco, quindi, è arrivato il momento di irrigare.
Esposizione
Tutte le piante necessitano di luce per effettuare la fotosintesi. Anche le piante in ampolle di vetro non sono da meno.
Il terrario, quindi, dovrà essere posizionato in una zona molto luminosa della casa, ma non a contatto diretto con i raggi del sole che potrebbero andare a surriscaldare il contenitore e danneggiare le piante al suo interno.
Temperatura
Quando si realizza un terrario chiuso, come abbiamo visto, la scelta delle piante è fondamentale perché queste devono essere specie che sono abituate ad alti tassi di umidità, ma anche a temperature elevate.
In linea generale, oltre a scegliere bene il tipo di pianta da inserire nel contenitore, è importante anche tenere il terrarium in casa, in modo da mantenere una temperatura che non scenda mai al di sotto dei 10 gradi.
Conclusioni
In questa guida completa ti abbiamo mostrato cos’è un terrario, come funziona, quanti tipi di terrario esistono, quali piante scegliere, come crearne uno chiuso e come prenderti cura delle tue piante in vetro.
Tieni sempre in considerazione che la giusta scelta di tutti gli elementi e i materiali che vanno a comporre il terrario fai-da-te saranno fondamentali per assicurarti un risultato soddisfacente.
Considera, poi, che con il passare del tempo, e se te ne sei preso cura nel modo giusto, le tue piantine tenderanno a diventare sempre più grandi e rigogliose.
A quel punto potrai decidere di provvedere a un rinvaso, donando a ognuna di loro un vaso tutto suo, oppure procurarti un nuovo contenitore più ampio in cui posizionarle per vederle continuare a crescere sotto vetro.
Ora sai proprio tutto sul terrario e su come prenderti cura delle tue piante in vetro: non resta che divertirsi e decorare la casa con un bellissimo e piccolo ecosistema autosufficiente.