Anche chi ne ha una ricca collezione a casa potrebbe non esserselo mai chiesto: come si nutrono le piante?
I meno esperti risponderanno che la pianta si sostenta grazie all’acqua con la quale la annaffiamo. Chi le ama coltivare, dirà che a essere essenziale è la concimazione. I più interessati al magico mondo di questi esseri viventi, così diversi da animali e uomini, risponderanno “fotosintesi clorofilliana”.
A conti fatti, tutti hanno ragione. Il modo in cui le piante si nutrono, infatti, è nettamente diverso dal nostro. Quel che è certo, però, è che ci sono alcuni elementi che non possono mancare.
Ma perché sapere di cosa si nutrono le piante può aiutarci anche a farle crescere in forze e in salute? I motivi sono diversi, ma andiamo per gradi.
Di che cosa si nutrono le piante
Come tutti gli esseri viventi, anche le piante si nutrono. A differenza degli esseri umani, che sono eterotrofi, però, le piante sono esseri viventi autotrofi.
Ciò significa che le piante producono da sole le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. Ciò è possibile attraverso il complesso processo della fotosintesi clorofilliana.
Attraverso la fotosintesi, infatti, la pianta utilizza elementi come l’anidride carbonica e la luce del sole per produrre il proprio nutrimento. Ma di cosa si nutrono le piante? Semplificando, possiamo dire che il nutrimento è costituito dalla linfa elaborata, la quale contiene amido e zuccheri.
Per arrivare a produrre linfa elaborata, però, la pianta ha bisogno di diversi altri elementi:
- Acqua, che permette all’apparato radicale di assorbire i nutrienti presenti nel terreno;
- Sali minerali, nutrienti essenziali per la crescita delle piante e svolgono una varietà di funzioni, tra cui la produzione di proteine, la regolazione dei processi metabolici e la struttura cellulare;
- Luce solare, la fonte di energia primaria per la fotosintesi.
Come si nutrono le piante
Come già detto, le piante traggono il nutrimento dal processo di fotosintesi.
Il tutto comincia dall’apparato radicale. Le radici delle piante assorbono acqua ed elementi nutritivi dal terreno. In particolare, facciamo riferimento a 3 macroelementi fondamentali per la crescita delle piante:
- Azoto
- Potassio
- Fosforo
Oltre a questi macroelementi, però, ci sono anche mesoelementi e microelementi altrettanto fondamentali per la loro crescita. Per fare qualche esempio, tra i primi, anche se in quantità minori, ci sono calcio, magnesio, zolfo o sodio, mentre tra i secondi troviamo molibdeno, ferro, rame e zinco.
Quando acqua e sostanze nutritive vengono assorbite dalle radici della pianta, questi vengono trasferiti, all’interno del fusto o del tronco, alle foglie, andando a formare la cosiddetta linfa grezza.
È poi proprio nelle foglie che avviene la produzione del nutrimento. La linfa grezza arriva alle foglie, nelle quali, attraverso gli stomi, viene introdotta anidride carbonica. La clorofilla, sempre contenuta nelle foglie, trattiene l’energia del sole, la quale, a sua volta, trasforma linfa grezza e anidride carbonica in zuccheri (quindi, in linfa elaborata).
Quest’ultima viene trasferita in ogni parte della pianta, nutrendola.
È proprio nel momento in cui la pianta produce per sé il suo nutrimento che disperde nell’ambiente l’ossigeno, fondamentale per tutti gli esseri viventi sulla Terra.
L’importanza dell’acqua per il nutrimento delle piante
Che l’acqua sia un elemento fondamentale per la vita delle piante è cosa risaputa. Come abbiamo appena visto, senza acqua non sarebbe possibile, per la pianta, effettuare correttamente la fotosintesi clorofilliana. Questa, infatti, consente alle radici di disciogliere macroelementi fondamentali come azoto, potassio e fosforo e trasportarli alle foglie.
Detto ciò, è facile immaginare quanto possa essere fondamentale garantire la giusta irrigazione anche alle proprie piante di casa.
Quando parliamo del nutrimento delle piante in vaso, però, dobbiamo sempre fare attenzione a un ulteriore fattore. In natura, infatti, le piante hanno a disposizione maggiore spazio: anche quando le sostanze nutritive nel terreno tendono a scarseggiare, la pianta ha la possibilità di allungare le proprie radici e andare in cerca di nuovi sali minerali.
Ma come fare, allora, a garantire il corretto nutrimento alle nostre piante di casa, specialmente quelle che coltiviamo in vaso?
L’importanza dei concimi per nutrire le piante
In vaso, ovviamente, le cose si fanno più complesse. Il terreno a disposizione è poco e, dopo un tot di tempo (a seconda della pianta di cui si parla), sarà necessario effettuare il rinvaso e cambiare il terreno.
Durante questo lasso di tempo, però, è consigliabile anche concimare la pianta. I concimi, infatti, consentono di arricchire il terreno con gli elementi fondamentali per la vita delle piante. In sostanza, concimando possiamo andare a “ricaricare” il terreno di nuove sostante nutritive necessarie alla pianta.
Non tutte le piante hanno le stesse caratteristiche o le stesse esigenze. Basti pensare che ci sono alcune piante, come le piante carnivore, che non richiedono alcun concime. Si tratta di un caso eccezionale: queste piante, infatti, si nutrono in maniera diversa, procurandosi macroelementi fondamentali come l’azoto direttamente dagli insetti.
In linea generale, molte sono le piante che necessitano di cicli di concimazione per crescere forti e in salute. Ci sono, per esempio, concimi pensati appositamente per le piante verdi, altri specifici per le piante acidofile, altri ancora realizzati per rimediare a problematiche delle piante di casa, come l’ingiallimento delle foglie.
È per questo motivo che su Simegarden trovi un catalogo di concimi che include tanti tipi di concime diverso. Qui puoi trovare quello più adatto alle esigenze della tua pianta, ordinarlo e riceverlo direttamente a casa tua.
Ogni prodotto è accompagnato da una scheda di presentazione nella quale troverai informazioni sulla sua composizione, sulle modalità d’uso e anche sulle piante che possono trarne i maggiori benefici.
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