Piante bonsai

Piante bonsai: quali sono e come prendersene cura

May 30, 2023Emanuele Simeoli

Coltivare piante bonsai è paragonabile a una vera e propria arte. Incredibilmente decorativi, questi piccoli alberi riescono a infondere un’atmosfera davvero magica agli ambienti, ma richiedono particolari cure non sempre adatte ai neofiti.

Prendersi cura di piante bonsai non è impossibile, ma ci sono determinate regole e attenzioni frequenti che sono indispensabili per assicurare benessere e salute alla pianta.

Ciò non significa, però, che i bonsai sono prerogativa per chi ha una lunga e forte esperienza nella coltivazione di specie vegetali. Così come succede per molti altri tipi di piante, esistono bonsai più facili da coltivare e altri che richiedono molte e continue attenzioni.

Come sempre, dunque, la differenza la fa la scelta al momento dell’acquisto.

Considerando, poi, che spesso queste piante vengono spesso scelte come regalo per inaugurare una nuova casa o festeggiare un risultato conseguito, è ancor più importante scegliere con consapevolezza la pianta da acquistare e la disponibilità di chi lo riceve a dedicarsi alle cure necessarie.

Ma quali sono i tipi di piante più utilizzate come bonsai? E come prendersene cura nel modo corretto?

Piante da bonsai: quali sono e caratteristiche

Se hai preso la decisione di prenderti cura di un bonsai, il primo passo per capire qual è la migliore da acquistare è riflettere su quali sono le tue esigenze in base alle caratteristiche proprie di ciascuna pianta.

Sono diverse quelle che si possono definire come piante da bonsai. È possibile prendersi cura di un bonsai di acero, di un bonsai melograno, di un faggio, di un bosso e persino di una crassula bonsai.

Insomma, la scelta è davvero vasta. Questo, in alcuni casi, rischia di diventare un ostacolo alla propria voglia di prendersi cura di un bonsai o, ancor peggio, di sceglierne uno qualsiasi, solo perché ne apprezziamo il valore estetico.

Ebbene, in realtà, come già accennato, il metodo migliore per scegliere il bonsai che meglio fa al caso tuo è conoscere, anche se solo a grandi linee, le caratteristiche e le esigenze in fatto di coltivazione.

La buona notizia è che ci sono diversi tipi di bonsai che si rivelano più semplici da coltivare. Tra questi, in particolare:

  • il Ficus ginseng: è considerato comunemente un bonsai a causa della sua somiglianza con gli alberi bonsai tradizionali, anche se dagli appassionati del bonsai non è considerato tale perché richiede cure diverse e non segue le tecniche tradizionali di modellazione del bonsai. Il ficus ginseng è infatti una pianta da appartamento molto amata perché facile da curare, resistente e adatta alle temperature degli ambienti domestici;

 

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  • la Crassula arborescens: decisamente ornamentale, ma anche davvero semplice da curare, questa succulenta è perfetta per i neofiti che non vogliono rinunciare a decorare la propria casa con un bel bonsai;
  • la Zelkova (olmo giapponese): pianta molto resistente, si adatta bene a diversi tipi di clima.

 

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Piante bonsai, come curarle: esposizione e annaffiatura

La cura dei bonsai non differisce molto da quella che viene riservata a molti altri tipi di piante.

In molti pensano che i bonsai siano esclusivamente piante da appartamento, ma, come per molte altre specie vegetali, esistono tanto bonsai che possono vivere senza problemi in casa, tanto piante bonsai che necessitano di seguire il naturale andamento delle stagioni (e, quindi, vivere all’esterno).

Quando si tiene in casa, il bonsai deve comunque rimanere lontano da fonti di calore (per esempio, stufe o termosifoni) e bisogna assicurargli un buon tasso di umidità, mentre per quelli da esterno è sempre bene proteggerli dai raggi diretti del sole.

Un aspetto fondamentale rimane, in ogni caso, l’esposizione in un luogo ben luminoso della casa o dello spazio esterno che si è riservato al nostro piccolo albero (strettamente necessarie almeno 2 ore di luce al giorno).

Così come l’esposizione, anche la frequenza delle annaffiature è essenziale per il benessere del bonsai.

Queste saranno più frequenti durante la stagione estiva (durante la quale potrebbe anche essere utile vaporizzare di tanto in tanto la chioma) e meno, invece, durante i mesi invernali.

Piante bonsai: come scegliere il terriccio adatto

Un altro errore che spesso viene compiuto da chi è alle prime armi con la coltivazione di bonsai è la scelta sbagliata del terriccio.

Anche in questo caso, esattamente come va fatta molta attenzione alla scelta del terriccio per le proprie piante di casa o da esterno, anche nel caso delle piante bonsai è essenziale scegliere il terriccio più adatto.

Le proprietà di un buon terriccio per i bonsai riguardano, principalmente, la capacità drenante. Questo perché il vaso di un bonsai è senz’altro di dimensioni ridotte rispetto a quelle di altre piante e il drenaggio può risultare più difficoltoso.

Puoi scegliere di realizzare da te il terriccio, ma ciò richiede una buona conoscenza dei componenti e delle dosi per creare l’equilibrio perfetto. In alternativa, nel catalogo di terricci Simegarden puoi trovare un terriccio appositamente pensato per la salute dei bonsai composto dal giusto mix di torba (bionda e bruna), silicato espanso, pomice e argilla.

L’argomento terriccio ci porta a un’altra domanda frequente quando si parla di bonsai: ogni quanto va effettuato il rinvaso?

In linea generale, durante i primi anni di vita della pianta è consigliabile rinvasare ogni 1 o 2 anni, mentre per le piante adulte può essere utile il rinvaso ogni 4 o 5 anni, anche perché le radici hanno una crescita molto lenta.

Il rinvaso dovrebbe sempre essere effettuato all’inizio della primavera, quando la pianta si trova ancora in riposo vegetativo, facendo però attenzione a scegliere il periodo in cui non si verifichino gelate. In questo modo, si ridurranno le probabilità che soffra di stress da rinvaso.

Come potare i bonsai: due diverse tecniche

La potatura del bonsai è una delle attività più affascinanti che spesso spinge le persone ad acquistare uno di questi piccoli alberi.

Tuttavia, potare il bonsai può non essere semplice.

In linea generale, possiamo dire che vi sono due diverse tecniche di potatura: una di mantenimento e una di impostazione.

Piante bonsai 3

Con quest’ultima, in sostanza, si lavora alla realizzazione della forma della pianta, mentre la seconda servirà a mantenere, appunto, la forma e le dimensioni desiderate.

È anche importante considerare, però, che la potatura non serve solo a conferire la forma estetica migliore al bonsai, ma ha anche una funzione fondamentale per il benessere e la salute della pianta.

 

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